collezione

03 novembre 2005

da vedere

ci sono fatti che si scavano uno spazio nell'anima persistente, che rimane dimenticato per settimane mesi intere stagioni per poi riaffiorare prepotentemente per via di un aroma un suono un colore un'emozione che grazie a qualche segreto meccanismo fa scattare un domino di risonanze. A volte questi fatti si vestono con i colori dell'arte del cinema, e quando questo accade ci rimane il vantaggio di poter fruire nuovamente, dallo scaffale dell'esperienza per provarne di nuovo il sapore (e spesso scoprirla venata di sfumature che al primo assaggio ci erano sfuggite). Il film Lost in Translation (Sofia Coppola, 2003, con Bill Murray e Scarlett Johansson) per me vale questo, e molto altro.